un body da prematuro rispetto alla taglia 0. |
Appena nato |
La durata dei ricoveri in TIN e nelle patologie neonatali solitamente non si misura in giorni come i ricoveri regolari anche in pediatria, ma se va tutto bene sono settimane, ma più spesso sono purtroppo mesi. Mesi di ansie, di vivere la vita del post parto senza l'allegria di avere il bimbo a casa. Mettere l'intera vita della famiglia in standby. Sarebbe impossibile da incassare il colpo del bimbo ricoverato in TIN se non ci fossero i medici e gli infermieri e le altre figure sanitarie che stanno li non solo per il tuo neonato grande come una lattina di cocacola, ma stanno li per aiutare che l'intera tua famiglia non crolli a pezzi. E sono davvero bravi, per quanto magari desidereremmo ci facessero stare di più, ce li facessero prendere in braccio, tutti noi che ci siamo passati ci rendiamo conto della preziosità dell'esistenza di queste strutture e di chi ci lavora, e non possiamo fare altro che esserne ricoscenti. Perché anche per chi ha la fortuna che gli sia andato tutto bene col bimbo nato a termine e portato subito a casa, non si rende conto di cosa c'era già pronto ad accogliere il suo bimbo ed aiutare tutta la famiglia se le cose non fossere andate bene; che anche se loro non sapevano e la preoccupazione più grande era il parto, loro avevano una rete di sicurezza con i controcoglioni pronta nel caso le cose fossero andate diversamente.
Perché li erano loro a farci i "regalini" |
Con soldi di tasca loro ci hanno sempre fatti sentire in famiglia |
Al di fuori delle associazioni, che hanno dei bilanci veramente da fame (molte sotto i 10.000e/anno, con i quali fanno miracoli), e le direzioni ospedaliere, nessun altro aiuta questi reparti così delicati e così importanti. La neonatologia è fatta davvero di miracoli, dove il peso dei bimbi solitamente si misura in grammi, non in chili. E quasi nessuno sa che loro sono sempre lì per il tuo bimbo nel caso la tua gravidanza abbia problemi e sia pericoloso per la sua vita rimanere dentro di te. Ancora meno sono quelli che ne parlano e fanno conoscere questa realtà. E meno ancora quelli che la supportano e aiutano ad andare avanti. Già, perché di associazioni per il puerperio ce ne sono tante, comprano vasche per le cliniche e ospedali perché va meglio partorire in acqua, mentre con quelli stessi soldi in quella stessa stanza poteva fare posti a 4 nuove incubatrici, che sarebbbero state sempre piene, quante vite in più sarebbero state salvate, e quanti bambini sarebbero stati "bambini prematuri" anziché considerati aborti tardivi?
Sarebbe bello se questo mese sulla sensibilizzazione davvero si facesse qualcosa per le patologie neonatali e terapie intensive neonali. Sarebbe davvero bello se almeno 1 giorno in tutto questo mese venisse in mente a qualche testata giornalistica di raccontare la loro realtà, e che le future mamme, e le mamme di bimbi piccoli, si fermassero un attimo e ringraziassero il grande lavoro che fanno tutti coloro che lavorano nelle TIN, perché per loro tra le cose più belle che capitano è venire a sapere come se la cavano i loro ex pazienti in futuro, che dopo le dimissioni le famiglie passino a dire un grazie, che anche mamme in attesa dedichino 10 minuti di un giorno qualsiasi a dire "so che ci siete per mio figlio nel caso il Destino (o Dio se siete credenti) ci riservi altro".
Sarebbe davvero davvero bello.
Primo giorno fuori dall'incubatrice, prima volta in braccio al papà. |
Io intanto quando posso torno con Tommasino ma anche senza a dare un saluto, anche se mi sento sempre in dovere di fare di più, so che dovrei scrivere loro una lettera e mandargli foto, ma se già non ci penso abbastanza io che ci sono passata immagiano cosa mi possa aspettare da altri.
Primo giorno fuori dall'incubatrice finalmente in braccio alla mamma. |
In particolare ringrazio tuttti quelli che si sono presi cura della nostra famiglia, principalmente di Tommaso, in questo percorso.
Questo dovrebbe essere un mese dove essere grati per le TIN, renderci conto della realtà e cercare un modo per aiutarli, che sia facendo calzini per neonati della taglia di una lattina di cocacola, che sia aiutando le associazioni, oppure anche solo passando a lasciare una letterina dicendo che sapete che loro c'erano (se ci fosse stato bisogno) e ci saranno sempre se ce ne sarà. Anche solo scriverci qualcosa se avete dei blog, o un post sui social. Qualsiasi cosa aiuta.
Secondo giorno a casa. |
Grazie a chi ha letto fino alla fine.
Caterina Simonsen
Grazie della condivisione!
RispondiEliminaGrazie a te perché condividi con noi la tua vita!!!
RispondiElimina🖐🖐🖐🖐🖐🖐
RispondiEliminaChe bella, bella, bella notizia. Grande Caterina.
RispondiEliminaMolto bello e generoso il tuo messaggio.
RispondiEliminaGrazie a te e a tutte le splendide persone che si occupano di questi
piccolissimi cuccioli!
Caterina! vorrei solo dirti congratulazioni, per prima cosa, mi sono riconosciuta in pieno (20 anni fa nasce mio figlio, 1,4 kg come il tuo, 34 settimane rimasto indietro a 29! ebbene poi tutto è andato bene, non ci sono stati problemi, se non DSA (dislessia, disgrafia) riscontrata in II superiore, ma ora è all'università! Mille auguri e buona vita, Paola
RispondiEliminaSono veramente felice per voi!!!!
RispondiElimina<3 <3 <3
Non avevo mai visto la differenza tra un body di un piccolo prematuro e un body di un piccolo nato a termine, davvero impressionante. Il piccolo Tommaso è davvero bellissimo!!!!
RispondiEliminaCara Caterina, ti seguo con affetto da quando ti sei esposta per al sperimentazione animale, ho letto e regalato e consigliato il tuo libro, ho segnalato -a suo tempo- i siti falsi col tuo nome che pubblicavano cose orrende per screditarti, ti seguivo sulla tua pagina FB, poi sei sparita... adesso ho saputo perché.
RispondiEliminaSono cmmossa, stra-felice per voi, e stra-ammirata per il coraggio che hai avuto a "buttarti" in questa avventura con tanti rischi. Auguro davvero tutto il bene del mondo a te e a Domenico.